Itinerario/gita

Edifici di culto

Descrizione

Chiesa Arcipretale di Paese 
Il corpo originario della chiesa risale all''inizio del ''400 quando l''edificio si presentava ad una sola navata di stile romanico. Nel 1603 la chiesa fu ristrutturata ed addossata al campanile; in seguito fu eretto il coro (1741), il soffitto ornato di stucchi (1772), l''interno dipinto a fresco dal veneziano Sebastiano Santi. Tra il 1750 ed il 1800 la chiesa venne ampliata in altezza e restaurata. Nel 1793 fu dichiarata arcipretale. Nel 1817 fu sostituito il pavimento con quello tolto ad una delle chiese soppresse di Venezia; nel 1899 fu collocata la guglia al campanile su disegno dell''ing. Saccardo di Venezia. Dopo il 1918 l''arch. Melchiorri la prolungò, l''ampliò a tre navate ed elaborò un progetto di facciata marmorea compiuta nel 1957. 
Sopra l''altare maggiore si ammira un buon dipinto su tavola, raffigurante S. Martino, di Gerolamo Pennacchis senior di Treviso (fine del XV sec.), mentre ai lati del coro si trovano due affreschi del pittore ungherese G.M. Lepscky realizzati nel 1946. La navata destra ospita, oltre all''altare nel quale è custodito il corpo di S. Romano diacono e martire, l''altare del Rosario risalente al 1580. Nella navata sinistra sono collocati gli altari con dipinti del Paoletti e del Tognana. Sul soffitto della navata centrale è stata dipinta dal Rossato la gloria di San Martino, sopra la porta centrale vi è un quadro del Beni. Una cappellina conserva il fonte battesimale della chiesa di Possagno in cui fu battezzato il Canova.

Castagnole 
La prima chiesa, risalente al XV sec., fu ricostruita dalle fondamenta nel 1724 e consacrata nel 1768 dal Vescovo Giustiniani con le reliquie dei santi Vettore e Fortunato. L''altare maggiore è sormontato da un grande gruppo di pietra in stile barocco raffigurante l''ascensione di S. Mauro; sempre di stile barocco le spalliere del coro che risalgono al sec. XVII. Dei quattro altari collocati nelle cappelle laterali uno è dedicato a S. Giovanni con pala del 1597. Nel 1805 la chiesa assunse il titolo di arcipretale. Nel 1892 venne inaugurato il campanile al quale fu sovrapposta una bella piramide.

Postioma 
La Chiesa Vecchia di Postioma fu eretta probabilmente sullo stesso luogo della prima, che nel 1747 si presentava ad una sola navata con due altari minori. L''edificio sacro fu fatto ricostruire verso il 1757 in stile ionico e nel 1758 dichiarato arcipretale. Nel 1817 fu costruita la facciata e il soffitto venne dipinto a fresco, con l''ascensione di S. Giorgio, da Giambattista Canal, nipote del Canaletto. L''altare maggiore, assai pregevole, aveva una buona pala dipinta nel 1840 da Giambattista Carrer e raffigurante il santo, tuttora visibile nella chiesa nuova. Nella Chiesa Vecchia è rimasto invece il Battistero, probabilmente molto antico. Il campanile fu eretto vicino alla chiesa nel 1737. Nei primi anni del ''900 la chiesa venne ampliata e nel 1911 consacrata da Mons. Giacinto Longhin. Troppo piccola per contenere tutta la popolazione, fu costruita una nuova chiesa arcipretale di stile romanico-moderno ad un''unica navata su progetto dell''arch. Ferdinando Forlati di Venezia, benedetta nel 1956.

Padernello
Nei primi anni del ''700 venne eretta dalle fondamenta del primo edificio sacro l''attuale chiesa per opera e su disegno di Don Sante Amadio; sembra dello stesso periodo l''attuale campanile. La chiesa, consacrata nel 1712 dal Vescovo Morosini, conserva al suo interno i paliotti (rivestimento della parte anteriore degli altari) costruiti nel 1669 da Lazzaro Trevisan da Padova, i banchi con gli schienali dell''abside e l''attuale tabernacolo risalenti alla seconda metà del ''600, una pala d''altare di Sebastiano Ricci di Belluno della prima metà del ''700, affreschi di Giambattista Canal risalenti ai primi anni dell''800. Un''insigne reliquia è racchiusa in un cofanetto nell''altare di S. Gaetano: il teschio di S. Urbano I papa e martire. Nel 1883 furono consacrate le tre campane dal Vescovo Callegari e da mons. Giuseppe Sarto, allora Cancelliere Vescovile. Nel 1898-99 fu installato il nuovo organo del Tamburini, premiato a Torino con medaglia d''oro e collaudato da Don Lorenzo Perosi, celebre compositore e direttore della Cappella Sistina. Nel 1938-39 la chiesa fu oggetto di una radicale trasformazione.

Porcellengo 
L''attuale chiesa fu eretta nel 1835 nello stesso luogo dell''antica, risalente al 1300, della quale non rimase che una parte del muro del coro. Fu consacrata nel 1842 dal vescovo Soldati, ma la facciata fu completata soltanto nel 1850. L''architettura interna è semplice e il pavimento è a terrazzo. La pala d''altare maggiore, come il soffitto, fu dipinto dal pittore veneziano Sebastiano Santi. Il campanile a cupoletta è isolato, a destra della chiesa, ed il cimitero sorge intorno.



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