Itinerari
Paese, capoluogo
Casa Quaglia - Paese
Lungo Via Roma, a fianco della Villa Algarotti- Quaglia, si erge la graziosissima costruzione gotica del XV secolo, denominata Casa Quaglia. Essa costituisce la testimonianza di una delle più antiche architetture di villa del trevigiano ed uno dei rari esempi rimasti di decorazioni in affresco con disegni di finta tappezzeria. L''edificio è caratterizzato al piano terra da tre arcate, di cui una ad arco scemo e due ad arco a sesto acuto, poste asimmetricamente allo sviluppo della facciata ed al piano primo da una trifora e bifore di elegante gusto goticheggiante ad archi trilobati. Su tutta la facciata principale si estende una ricca e finissima decorazione ad affresco sulla quale spicca uno stemma di pregevole fattura tardo gotica in pietra d''Istria ed il monogramma di S. Bernardino, presente ancora oggi in molte case ed edifici trevigiani.
Villa Algarotti-Quaglia - Paese
Complesso della prima metà XVI sec., ma rimaneggiato anche in modo sostanziale, costituito dalla villa padronale, dalla barchessa con adiacenze rustiche, dalla serra, dalla chiesetta, inserito nel parco e giardino d''impronta ottocentesca; Via Roma.
Casa Perotto - Paese
Edificio padronale di origini settecentesche, di notevole interesse particolarmente per il contesto in cui è inserito: al centro di un colmello (nucleo di case prevalentemente rurali) disposto a corte aperta; fronte Villa Quaglia, Via Roma, 120.
Ca'' Sugana - Paese
Casa padronale di campagna d''impianto originario settecentesco con accesso esterno al piano nobile (tipologia importata da altre regioni italiane); Via Roma, 35.
Villa Panizza - Paese
Il complesso di Villa Panizza, di proprietà comunale, è ubicato nel viale omonimo.
La villa padronale, assai semplice, fu eretta nel 1810 dai Malanotte ed ingrandita successivamente attorno al 1870. Fra i vari proprietari il più illustre fu senz''altro il prof. Panizza, discendente di Bartolomeo Panizza, senatore e medico di Napoleone.
Nell''adiacenza ad est, già adibita a scuderie e granaio, pregevole è la cantina con volta a botte o a pieno sesto, nonché la tettoia in ferro con pilastri in ghisa. A nord si sviluppa la casa colonica del XVIII sec., ora Casa Alloggio per Anziani. Il giardino in stile inglese, costituito da essenze pregiate e rare, caratterizzato da un grazioso gazebo in legno, è attrezzato con vialetti a ghiaino, aree pavimentate, scalinate, emergenze in pietra naturale.
Villa Onesti, ora Bon - Paese
Villa padronale edificata nella seconda metà dell''''800. Emerge per il bellissimo parco e la cappella ottagonale di costruzione successiva all''edificio principale; Via Pravato a Villa di Villa.
Villa Gobbato-Dalla Riva - Paese
Fabbricato signorile, a pianta quadrata, di due piani, alla quale va aggiunta l''annessa barchessa ad archi sul fianco sinistro. Il corpo principale fu sede municipale; Via Marconi, 28.
Casa Rossa - Paese
Stupendo edificio cinquecentesco originariamente ricoperto da pitture decorative a fresco. Fu dimora del marchese De Canonicis dalla fine del XVIII sec.; Via Levade, 1.
Casa Lin-Altana - Paese
Esempio tipico di palazzo di campagna in linea del XVII sec.; Via Mons. Breda, 50.
EX canonica - Paese
Via Cimitero, è uno dei più antichi fabbricati di Paese (XV sec.).
Castagnole
Villa delle meridiane - Castagnole
Edificata alla fine del Seicento ed i primissimi anni del Settecento fu probabilmente in origine sede di una confraternita religiosa e successivamente abbandonata ed usata come struttura rurale. Nella facciata principale, a sinistra, si trova un grande affresco con figura di Cristo Crocifisso e meridiana, tagliato alla base da un grande arco a sesto ribassato, aperto successivamente alla costruzione originaria. Un''altra piccola meridiana si trova al centro della facciata al di sotto di un grande stemma in affresco contornato da motivi decorativi. Tutti i fori sono contornati da decorazioni in parte sovrapposte o in affresco o in graffito. Due grandi meridiane con clessidra ed altri simboli legati allo scorrere del tempo sono invece dipinte sul lato ovest; Via Zara, 3.
Villa Alessi - Castagnole
Tipica villa settecentesca costituita dall''edificio dominicale e da due barchesse arretrate, adibite una a cantina e l''altra ad abitazione rurale, all''interno delle quali le pareti sono decorate da pregevolissimi stucchi; Via Casanova.
Barchessa di Villa Mocenigo ora Stecca-De Lazzari - Castagnole
Imponente barchessa del XVI sec. parte dell''originario complesso di Villa Mocenigo, composto originariamente dalla villa padronale, di aspetto maestoso, e da due barchesse ai lati; lungo S.P. 100 di Montebelluna.
Casa Leoni-Piazza - Castagnole
Tipico insediamento a corte del XVII e XVIII sec., chiuso sui tre lati da edifici e alte recinzioni in sasso è anche l''unico esempio in Comune di Paese di corte rurale; Via Grotta.
Casa Bandiera - Castagnole
Edificio con impianto originario del XV sec.; da un affresco di casato e decorazioni varie si desume che dovesse essere appartenuto ad una famiglia di nobili origini; Via Mons. D''Alessi, 18.
Casa Benvegnu'' - Castagnole
Edificata probabilmente nella prima metà del Quattrocento, conserva ancora intatti alcuni affreschi attribuiti a Dario da Treviso (1420 - 1498), pittore ispirato alla scuola di Tommaso da Modena; Via Grotta, 2.
Complesso Perissinotti Piazza di Castagnole
Il complesso è costituito dalla villa padronale, da casa rurale e dalla casa dell''alchimista risalente al XVII - XVIII sec..
Postioma
Villa Tassoni -Postioma
Ubicata in Piazza Montello, costituisce un bel complesso di casa padronale con annesse scuderie, abitazioni dei lavoratori e rustici, giardino e parco. L''edificio padronale, risalente al 1300, è sicuramente il più antico del Comune di Paese. Più volte rimaneggiato, conserva al suo interno numerosi affreschi, gioiello dell''arte pittorica medievale, tra cui spicca uno splendido trittico che autorevoli critici d''arte attribuiscono a Tommaso da Modena.
Palazzo Labia - Postioma
Epoca antecedente al XVII sec., ora totalmente ristrutturata; lungo Via Postumia Romana a ridosso della nuova chiesa.
Villa Labia ora Carlesso - Postioma
Fine Settecento - inizi Ottocento; di epoca antecedente l''annessa barchessa ed i rustici, parco secolare; Via Toniolo, 15.
Casa Bottico - Postioma
Costruzione in linea del Seicento, con addossata barchessa; incrocio tra SS. Feltrina e Via On. Visentin.
Porcellengo
Villa Ferretti - Porcellengo
Villa padronale del XIX sec. con chiesetta dedicata alla Vergine Maria; Via Baldrocco.
Padernello
Casa Bavaresco-Netto - Padernello
Ex villa padronale in Via Ortigara, 60 di Padernello, del XVII - XVIII sec., già sede del Municipio del Comune di Padernello.
Barchessa di Villa Bianchi - Padernello
La barchessa è ciò che rimane del monumentale complesso ottocentesco, opera di Giorgio Massari, che era costituito dalla villa padronale, dalle due barchesse laterali e da una chiesetta dedicata alla Madonna della Salute; Via Trento.
Gli edifici di culto
Chiesa Arcipretale di Paese
Il corpo originario della chiesa risale all''inizio del ''400 quando l''edificio si presentava ad una sola navata di stile romanico. Nel 1603 la chiesa fu ristrutturata ed addossata al campanile; in seguito fu eretto il coro (1741), il soffitto ornato di stucchi (1772), l''interno dipinto a fresco dal veneziano Sebastiano Santi. Tra il 1750 ed il 1800 la chiesa venne ampliata in altezza e restaurata. Nel 1793 fu dichiarata arcipretale. Nel 1817 fu sostituito il pavimento con quello tolto ad una delle chiese soppresse di Venezia; nel 1899 fu collocata la guglia al campanile su disegno dell''ing. Saccardo di Venezia. Dopo il 1918 l''arch. Melchiorri la prolungò, l''ampliò a tre navate ed elaborò un progetto di facciata marmorea compiuta nel 1957.
Sopra l''altare maggiore si ammira un buon dipinto su tavola, raffigurante S. Martino, di Gerolamo Pennacchis senior di Treviso (fine del XV sec.), mentre ai lati del coro si trovano due affreschi del pittore ungherese G.M. Lepscky realizzati nel 1946. La navata destra ospita, oltre all''altare nel quale è custodito il corpo di S. Romano diacono e martire, l''altare del Rosario risalente al 1580. Nella navata sinistra sono collocati gli altari con dipinti del Paoletti e del Tognana. Sul soffitto della navata centrale è stata dipinta dal Rossato la gloria di San Martino, sopra la porta centrale vi è un quadro del Beni. Una cappellina conserva il fonte battesimale della chiesa di Possagno in cui fu battezzato il Canova.
Castagnole
La prima chiesa, risalente al XV sec., fu ricostruita dalle fondamenta nel 1724 e consacrata nel 1768 dal Vescovo Giustiniani con le reliquie dei santi Vettore e Fortunato. L''altare maggiore è sormontato da un grande gruppo di pietra in stile barocco raffigurante l''ascensione di S. Mauro; sempre di stile barocco le spalliere del coro che risalgono al sec. XVII. Dei quattro altari collocati nelle cappelle laterali uno è dedicato a S. Giovanni con pala del 1597. Nel 1805 la chiesa assunse il titolo di arcipretale. Nel 1892 venne inaugurato il campanile al quale fu sovrapposta una bella piramide.
Postioma
La Chiesa Vecchia di Postioma fu eretta probabilmente sullo stesso luogo della prima, che nel 1747 si presentava ad una sola navata con due altari minori. L''edificio sacro fu fatto ricostruire verso il 1757 in stile ionico e nel 1758 dichiarato arcipretale. Nel 1817 fu costruita la facciata e il soffitto venne dipinto a fresco, con l''ascensione di S. Giorgio, da Giambattista Canal, nipote del Canaletto. L''altare maggiore, assai pregevole, aveva una buona pala dipinta nel 1840 da Giambattista Carrer e raffigurante il santo, tuttora visibile nella chiesa nuova. Nella Chiesa Vecchia è rimasto invece il Battistero, probabilmente molto antico. Il campanile fu eretto vicino alla chiesa nel 1737. Nei primi anni del ''900 la chiesa venne ampliata e nel 1911 consacrata da Mons. Giacinto Longhin. Troppo piccola per contenere tutta la popolazione, fu costruita una nuova chiesa arcipretale di stile romanico-moderno ad un''unica navata su progetto dell''arch. Ferdinando Forlati di Venezia, benedetta nel 1956.
Padernello
Nei primi anni del ''700 venne eretta dalle fondamenta del primo edificio sacro l''attuale chiesa per opera e su disegno di Don Sante Amadio; sembra dello stesso periodo l''attuale campanile. La chiesa, consacrata nel 1712 dal Vescovo Morosini, conserva al suo interno i paliotti (rivestimento della parte anteriore degli altari) costruiti nel 1669 da Lazzaro Trevisan da Padova, i banchi con gli schienali dell''abside e l''attuale tabernacolo risalenti alla seconda metà del ''600, una pala d''altare di Sebastiano Ricci di Belluno della prima metà del ''700, affreschi di Giambattista Canal risalenti ai primi anni dell''800. Un''insigne reliquia è racchiusa in un cofanetto nell''altare di S. Gaetano: il teschio di S. Urbano I papa e martire. Nel 1883 furono consacrate le tre campane dal Vescovo Callegari e da mons. Giuseppe Sarto, allora Cancelliere Vescovile. Nel 1898-99 fu installato il nuovo organo del Tamburini, premiato a Torino con medaglia d''oro e collaudato da Don Lorenzo Perosi, celebre compositore e direttore della Cappella Sistina. Nel 1938-39 la chiesa fu oggetto di una radicale trasformazione.
Porcellengo
L''attuale chiesa fu eretta nel 1835 nello stesso luogo dell''antica, risalente al 1300, della quale non rimase che una parte del muro del coro. Fu consacrata nel 1842 dal vescovo Soldati, ma la facciata fu completata soltanto nel 1850. L''architettura interna è semplice e il pavimento è a terrazzo. La pala d''altare maggiore, come il soffitto, fu dipinto dal pittore veneziano Sebastiano Santi. Il campanile a cupoletta è isolato, a destra della chiesa, ed il cimitero sorge intorno.