2008 Indagine patologie tumorali

Valutazione della mortalità e dell'incidenza dei tumori a Paese.

I passaggi.

  1. Esiste una preoccupazione nella popolazione di Paese che vi sia una maggiore mortalità o frequenza di malattia, in particolare tumori e malattie cardiovascolari.
  2. Importante è che questa preoccupazione è stata raccolta da una petizione e tramite il Sindaco (Autorità sanitaria locale) questa concreta preoccupazione è stata trasmessa all'AULSS.
  3. L'Azienda Sanitaria Locale ha fornito i dati di malattia che sono disponibili perché ciascuno possa farsi la propria opinione

La richiesta.

  1. Uno studio approfondito dei dati relativi al numero di decessi per cancro, leucemia e malattie cardiovascolari registrati nel comune di Paese negli ultimi 20 anni;
  2. lo studio venga effettuato anche distinguendo le varie tipologie di cancro, con valutazione dei tipi di tumori riscontrati;
  3. i dati ottenuti vengano confrontati con quelli dei comuni limitrofi e con i valori di incidenza di queste malattie a livello regionale e nazionale;

In sintesi la domanda che è stata posta è la seguente: 
"Le informazioni disponibili evidenziano una maggiore mortalità o una maggiore incidenza di tumori a Paese legata al degrado ambientale del suo territorio?".

La risposta. 
Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Azienda ULSS 9 ha reso disponibile una quantità di dati maggiore di quanti richiesto. 
Infatti la valutazione ha riguardato:

  • i dati di mortalità relativi agli ultimi 27 anni e riferiti al periodo 1981 - 2007;
  • i dati di incidenza dei tumori relativi agli ultimi 13 anni disponibili e riferiti al periodo 1990 - 2002.

La relazione breve. 
Quando si intende comunicare a molte persone è necessario, per cercare di farsi capire, semplificare i messaggi e comunicare le informazioni essenziali e più importanti. 
Comunicare troppe cose e troppi dati rende la comunicazione troppo complessa e incomprensibile e, di fatto, impedisce una reale informazione. 
Il principio che viene insegnato (e che noi dobbiamo garantire) fa riferimento a quanto riporta Albert Einstein Non capisci realmente una cosa fino a quando non sai spiegarla a tua nonna". 
Questa relazione breve è servita a rendere disponibili le informazioni importanti a tutte le persone, in particolare alle "nonne". 
Comunicare in modo semplice ma preciso i messaggi più importanti aiuta a fare capire la realtà vera delle situazioni. 

(link PDF 59Kb) Leggi la relazione breve.

Le relazioni lunghe 
Le "relazioni lunghe" riportano moltissimi dati, tabelle, grafici e numeri in più, ma non aggiungono nessuna nuova sostanziale informazione. 
Le conclusioni sono le stesse riportate nella relazione breve, selezionate per rispondere in modo semplice e completo alla domanda iniziale:" "Le informazioni disponibili evidenziano una maggiore mortalità o una maggiore incidenza di tumori a Paese legata al degrado ambientale del suo territorio?".

La mortalità 
E' stata analizzata la mortalità a Paese nel periodo 1981-2007 (27 anni di osservazione). 
Per i decenni 1981-90 e 1991-2000 si sono utilizzati i dati messi a disposizione dal Centro tematico regionale di epidemiologia ambientale che ha curato l'Atlante regionale di mortalità 1981-2000. Il periodo 1996-2007 è stato invece studiato attraverso i dati provenienti dal registro di mortalità dell'ULSS 9 e dal Sistema Epidemiologico Regionale (SER) del Veneto. 
 

Riquadro 1. I dati di mortalità utilizzati. 

Atlante di Mortalità Regionale - Anni 1981 - 2000 a cura del Centro tematico Regionale di Epidemiologia ambientale - 2006 

Analisi di mortalità della ULSS 9 di Treviso periodo a cura del Servizio di Igiene e sanità Pubblica della AULSS 9. 

La Mortalità nella Provincia di Treviso - Anni 1996 - 2006 a cura del Sistema Epidemiologico Regionale Veneto - Settembre 2007 

Queste fonti sono tra loro omogenee e permettono confronti validi tra territori e nel tempo.

L'incidenza dei tumori 
I dati sull'incidenza derivano dalle elaborazioni del Registro tumori del Veneto che rappresenta la fonte più precisa ed attendibile sul numero di nuove diagnosi/anno. Per la complessità del lavoro di produzione, i dati provenienti dal Registro si fermano al 2002 (a breve saranno disponibili i dati relativi al 2003). Nessuna altra fonte è attualmente in grado di produrre dati corretti e completi relativi ad anni più recenti. 
I dati di incidenza dei tumori sono più importanti e validi dei corrispondenti dati di mortalità e quindi permettono di dare una risposta più precisa e affidabile. 
I dati derivano dall'"Analisi dell'incidenza dei tumori nell'ex ULSS 10 di Treviso - Anni 1990 - 2002" a cura dell'Istituto Oncologico Veneto - IRCCS - Registro tumori del Veneto - aprile 2008, che presenta le prime dieci cause di tumore nei maschi e nelle femmine a confronto con i dati di incidenza regionali.

Riquadro 2. Il Registro Tumori

  • è un sistema di registrazione che utilizza i dati codificati e informatizzati relativi alle dimissioni ospedaliere, ai referti di anatomia patologica (citologie, istologie, autopsie) e ai certificati di morte, incrociando i dati con le anagrafi sanitarie delle ASL Venete
  • dopo una serie di controlli, dalle tre fonti vengono selezionate le diagnosi di neoplasia, maligna e non maligna, con individuazione delle diagnosi relative ai residenti
  • vengono individuati anche i casi che hanno un percorso diagnostico-terapeutico in parte o del tutto al di fuori dell'ASL di residenza, anche in altre regioni italiane
  • il registro del Veneto è diventato operativo nel 1990.

Nel sito dell'Associazione italiana dei registri tumori (AIRTUM) trovate le statistiche più aggiornate sulla diffusione dei tumori nelle aree coperte dai registri: 
http://www.registri-tumori.it/cms/  

Nella stessa relazione lunga si presentano i fattori di rischio dei principali tumori. 
Per descrivere l'importanza dei diversi fattori di rischio si è usato il valore della rispettiva "frazione attribuibile" che esprime la percentuale di decessi, dovuti a quel tumore, causati dallo specifico fattore di rischio. Questo valore, da un'altra prospettiva, indica la percentuale dei decessi potenzialmente prevenibile mediante la rimozione del fattore di rischio. 
I valori delle frazioni attribuibili presentati nelle tabelle derivano dai maggiori studi internazionali condotti su grandi popolazioni. 

 

Riquadro 3. Le dimensioni dei fattori di rischio dei tumori. 

Fonti ufficiali di Istituzioni autorevoli: 

Organizzazione Mondiale della Sanità http://www.who.int/topics/cancer/en/  

IARC Agenzia Internazionale Ricerca Cancro (OMS) http://www.iarc.fr  

Cancer Research - UK http://info.cancerresearchuk.org/  

National Cancer Institute. US National Institute of Health www.cancer.gov  

(Dati aggiornati pubblicati tra il 2005 e il 2008 ed accessibili).

Le conclusioni sintetiche. 
L'andamento delle principali malattie ed in particolare dei tumori nella popolazione di Paese non è diverso per dimensioni e caratteristiche da quello che si ha nelle popolazioni di riferimento: popolazione dell'ULSS, popolazione della Provincia di Treviso e popolazione della Regione Veneto. 

Non vi sono dati che evidenzino una maggiore mortalità per le principali malattie o una maggiore frequenza di tumori nei residenti a Paese rispetto alle popolazioni di riferimento. 

Alla domanda "Le informazioni disponibili evidenziano una maggiore mortalità o una maggiore incidenza di tumori a Paese legata al degrado ambientale del suo territorio?" è possibile rispondere: NO, non vi sono informazioni che, al momento, permettano di evidenziare questo. 
Continueremo a guardare a quello che è successo nel passato e a monitorare lo stato di salute della popolazione di Paese. 

E' però importante aggiungere che parte delle patologie e dei tumori sono, a Paese come ovunque, evitabili con specifici programmi di intervento che ne affrontino i principali fattori di rischio. 
E' quindi prioritario, oggi, impegnarsi a intervenire con un programma che migliori la salute delle persone che vivono a Paese affrontando i principali fattori di rischio che oggi minacciano la salute.

Impegni attuali

  1. Continuare ad approfondire la valutazione e la sorveglianza delle principali patologie per poter dare una misura dell'impatto dei possibili fattori di rischio e della situazione ambientale di Paese.
  2. Predisporre e condurre assieme alla popolazione di Paese un Profilo di Salute e un Piano di Salute della comunità finalizzato a limitare l'impatto dei principali fattori di rischio per la salute delle persone che vivono a Paese. 
    Tali strumenti già proposti da percorsi internazionali come Agenda 21 (piano di azione dell'ONU per lo sviluppo sostenibile) e il Programma Città Sane dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, consentono alle comunità di affrontare ed integrare i tre necessari livelli di azione (individuo, comunità e ambiente) definendo le priorità per la salute e le azioni da promuovere e sviluppare.

2a. Il Profilo di Salute 
Il Profilo di Salute è lo strumento utile ad individuare i bisogni di salute della popolazione locale e ad evidenziare eventuali criticità. Nel profilo si analizzano i dati relativi ai determinanti della salute (condizioni sociali ed economiche, fattori ambientali, stili di vita, accesso ai servizi) e vengono esaminate le principali cause di morte, di malattia e di disagio. 
I dati di tipo quantitativo vengono poi integrati e correlati con dati qualitativi, cioè con le segnalazioni di bisogni o situazioni critiche da parte dei cittadini e delle associazioni che li rappresentano, direttamente, o tramite adeguate tecniche di ascolto. 
Il "Profilo di salute" servirà come base di partenza per definire gli obiettivi verso i quali il "Piano per la Salute" orienterà le azioni per migliorare lo stato di salute futura della popolazione locale.

Riquadro 4. Il Profilo di Salute (PdS) a quali esperienze ispirarsi 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove il Progetto Città Sane per aiutare le città a diffondere la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali per la salute ed i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute, anticipare le sfide future per la salute. 
http://www.retecittasane.it/  
http://www.euro.who.int/healthy-cities  
http://www.euro.who.int/document/wa38094ci.pdf  

CEHI Gli lindicatori per la salute e l'ambiente dei bambini dell'OMS (Global Initiative on Children's Environmental Health Indicators) 
http://www.who.int/ceh/indicators/globinit/en/index.html  

ENHIS gli indicatori sullo stato dell'ambiente e della salute in Europa 
http://www.enhis.org/object_class/enhis_about_indicators.html  

Gli indicatori del Dipartimento di Sanità Pubblica di San Francisco: 
http://www.thehdmt.org/  

Un buon esempio italiano di profilo di salute di alcuni Comuni: 
LINK (pagina sul sito dell'ASL di Cesena)  

2b. Il Piano di Salute partecipato 
Il Piano per la Salute è un piano poliennale di azione elaborato e realizzato da una pluralità di attori, coordinati dal governo locale, che impegnano risorse umane e materiali allo scopo di migliorare la salute della popolazione. 

Ai cittadini, che possono partecipare a questo percorso sia come singoli che con le loro associazioni, il Piano per la Salute offre la possibilità di fornire un contributo essenziale nel mettere in luce i bisogni di salute della comunità e di concorrere ad individuare le priorità di azione e le modalità di conduzione degli interventi. Gli interventi del piano di Salute saranno condivisi, attuabili e verificabili. 

Il Piano per la Salute diventa quindi un "Patto locale di solidarietà per la salute" e potrà avere successo, cioè migliorare veramente la salute dei cittadini, soltanto se tutte le istituzioni e gli organismi coinvolti lavoreranno insieme attivamente, costantemente e con metodo. 

Il Piano di salute guarda al futuro e quindi pone al centro della sua azione i bambini (il futuro della nostra società) e gli anziani (il futuro per ciascuno di noi) anche se si rivolge a tutte le fasi della vita e a ciascun cittadino di Paese.

Riquadro 5. Il Piano di Salute partecipato (PdS) a quali esperienze ispirarsi 

CEHAPE. Il piano d'azione europeo per contrastare i fattori di rischio ambientali che più colpiscono la salute dei bambini presentato dalla Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Il futuro per i nostri figli" 
Children's Environment and Health Action Plan for Europe (CEHAPE) 
http://www.euro.who.int/childhealthenv/policy/20020724_2  

Gaining health - Guadagnare salute. La Strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche e degli incidenti. Investire in prevenzione per migliorare il controllo delle malattie non infettive che causano non meno dell'86% delle morti e che sono associate a comuni fattori di rischio e che offrono importanti opportunità di intervento preventivo. 
http://www.euro.who.int/InformationSources/Publications/Catalogue/20061003_1  

Il Piano Nazionale della Prevenzione. 
pubblicato sil sito: http://www.ccm-network.it  

Un buon esempio italiano di un Piano di Salute partecipato: Modena 
http://www.comune.modena.it/pps/  


(link PDF 50Kb) Leggi la proposta del Dipartimento di Prevenzione della AULSS 9.

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